Prima o poi capita di trovarsi di fronte ad eventi o situazioni che ci portano a fermarci e riflettere su quanto ci è accaduto: un cambio lavorativo importante, una malattia che colpisce noi o qualcuno che ci è vicino, la rottura di un legame significativo, ecc. Può anche trattarsi di un disagio interiore che non deriva necessariamente da elementi esterni. Si tratta cioè di una crisi esistenziale che origina dalla percezione che qualcosa non va come vorremmo. Sono tutte condizioni che, in un modo o nell’altro, ci mettono di fronte alla necessità di fare il punto sulla nostra vita. Ed anche apportare quei cambiamenti che possano dare un nuovo corso alla nostra esistenza, aumentando così il nostro benessere.

Liberi da…

Quando non si tratta di accogliere una nuova realtà, che ci viene imposta dall’esterno e che quindi ci vede in una posizione per così dire passiva, il processo di rivisitazione della propria vita parte dalla verifica di ciò che non funziona. Si può trattare di quello che ci manca: una relazione di coppia monotona e poco appagante, un lavoro insoddisfacente o privo di significato. Come anche una genitorialità vissuta come frustrante e non riconosciuta, un benessere economico inadeguato, un livello di salute inappropriato per la propria età, ecc. Questa fase rappresenta un importante punto di partenza perché in essa emerge quello di cui ci vorremmo liberare: vorremmo cioè essere liberi da qualcosa che ci assilla o che non ci soddisfa.

Liberi di…

Purtroppo il rischio in cui si incorre spesso in questa fase consiste nell’assumere un atteggiamento lamentoso che si limita ad evidenziare quanto si stia male, quanto le cose vadano nel verso sbagliato. Diviene necessario, allora, spezzare questo circolo vizioso e riflettere su quanto e cosa si voglia realizzare o ottenere. Si tratta quindi di riappropriarsi di quel desiderio che consideriamo significativo per il nostro benessere psicologico. Dobbiamo, cioè, pensare a cosa fare per essere liberi di: amare, realizzarsi professionalmente, essere il genitore che si è sempre desiderato, essere in salute, avere amicizie sane e nutrienti, raggiungere un benessere economico soddisfacente, e così via.

Riscoprire il tesoro nascosto

Una volta capito cosa si vuole cambiare, ma soprattutto cosa si vuole ottenere, diviene importante avviare quelle attività propedeutiche a realizzare il cambiamento desiderato. Ecco allora la necessità di sviluppare nuove competenze, di assumere nuove modalità di comportamento o di pensiero, il tutto facendo leva sulle nostre risorse personali che spesso sottovalutiamo. Potrebbe essere la possibilità di avviare un percorso di cambiamento facendo leva sull’amore per la conoscenza che ha sempre nutrito i nostri interessi; sulla curiosità, carburante della nostra motivazione; sulla gentilezza o sull’amore verso gli altri, che magari abbiamo confinato all’ambito familiare; sull’audacia o sul senso di giustizia che hanno sempre guidato le nostre azioni.

Il coraggio di essere se stessi

Bene, abbiamo capito da dove partiamo e dove vogliamo arrivare. Abbiamo riscoperto le nostre potenzialità, che possiamo far diventare dei veri e propri talenti mettendoli in pratica in ogni occasione. Adesso si tratta di assumersi la responsabilità del nostro sogno e di mettere in pratica le azioni che servono per trasformarlo in realtà.